Da cosa dipende l’andamento del prezzo dell’energia elettrica?
Il prezzo dell’energia elettrica varia continuamente: ciò che vediamo in bolletta, infatti, non è altro che una fotografia…
19/01/2024Il prezzo dell’energia elettrica varia continuamente: ciò che vediamo in bolletta, infatti, non è altro che una fotografia di un mercato in perenne movimento.
19/01/2024I fattori che causano l’oscillazione del prezzo dell’energia sono vari e, in casi straordinari come la crisi energetica del 2022, possono anche portare ad aumenti insoliti dei prezzi che poi gravano sulle spalle dei consumatori.
In questo articolo, dedicato ai soci e utenti ACLI Verona, ForGreen ti aiuta a capire come e perché variano i prezzi, come è stato il loro andamento negli anni passati e cosa possiamo aspettarci per l’immediato futuro.
Perché i prezzi variano continuamente?
L’andamento dei prezzi dell’energia elettrica è condizionato da una serie di fattori, tra cui troviamo i costi di produzione, i costi di distribuzione e anche la domanda di energia che arriva dal mercato.
I costi di produzione sono probabilmente il fattore principale: questi costi dipendono dalle materie prime utilizzate per produrre energia elettrica – che possono essere fossili (gas naturale, carbone, ecc.) o rinnovabili (solare, idrico, eolico, ecc.) – ma anche dalle tecnologie utilizzate per la produzione.
Ci sono poi i costi di distribuzione, ovvero quei costi che sono necessari per far arrivare l’energia elettrica dal punto di partenza (dove l’energia viene prodotta) al punto di arrivo (dove l’energia viene consumata). Su questi costi non influisce solo la distanza, ma anche l’efficienza e la qualità della rete di distribuzione.
Infine, come in ogni settore, anche la domanda influenza i prezzi: maggiore è la domanda e maggiori saranno i prezzi, e viceversa.
Come si stabilisce il prezzo in bolletta?
Come abbiamo visto, diversi fattori vanno a determinare il prezzo dell’energia elettrica, che trova il suo valore di riferimento principale nel cosiddetto PUN. Il PUN – acronimo di Prezzo Unico Nazionale – è un indice che segnala il prezzo all’ingrosso dell’energia elettrica, ovvero il prezzo a cui questa energia viene acquistata sul mercato della Borsa Elettrica Italiana.
Il prezzo dell’energia viene calcolato ora dopo ora dal GME – Gestore dei Mercati Energetici – per poi stabilire un prezzo medio su base giornaliera e mensile. Il prezzo dell’energia varia anche a seconda delle zone geografiche del mercato elettrico, che ad oggi sono sette (Nord, Centro-Nord, Centro-Sud, Sud, Calabria, Sicilia, Sardegna). Il PUN considera sia le variazioni orarie che quelle geografiche e rappresenta, quindi, il valore medio complessivo del prezzo dell’energia elettrica.
È proprio il PUN che influenza prioritariamente il prezzo che viene pagato dai consumatori (nelle offerte a prezzo variabile). Bisogna ricordarsi che il PUN è un valore nazionale e unico: di conseguenza, esso non varia da fornitore a fornitore, né può avere un valore differente a seconda dell’offerta tariffaria che si sottoscrive.
Al PUN – misurato il €/kWh – la maggior parte dei fornitori aggiunge una maggiorazione (detta comunemente “spread”) per coprire costi interni. Sempre presente, invece, è il Corrispettivo di Commercializzazione e Vendita (CCV), un tempo in mano ad ARERA (Autorità di Regolazione per Energia, Reti e Ambiente) e ora a discrezione del fornitore stesso.
Differenze tra mercato tutelato e mercato libero
Sia il Mercato Tutelato che il Mercato Libero devono tener conto del PUN, anche se in maniera diversa.
Il Mercato Tutelato, gestito dall’ARERA e destinato a concludersi con l’arrivo di luglio 2024, stabilisce ogni trimestre la propria tariffa, basata principalmente sul PUN: se il PUN si alza i consumatori pagheranno di più in bolletta, mentre se il PUN si abbassa i consumatori pagheranno di meno.
Nel Mercato Libero, invece, escludendo tariffe a costo fisso (che potrebbero essere convenienti in un dato momento ma non in seguito, proprio a causa della variazione continua dei prezzi dell’energia), la bolletta presenta un prezzo che varia in base a PUN, CCV ed eventuale spread.
Questi sono alcuni tra gli elementi chiave da tenere d’occhio quando si valuta un cambio di fornitore di energia elettrica.
Passato e futuro dei prezzi dell’energia elettrica
Tra 2021 e 2022 abbiamo assistito a un aumento esponenziale dei prezzi dell’energia, causato in prima istanza dall’aumento del costo del gas naturale in seguito al conflitto tra Russia e Ucraina.
Rispetto all’andamento degli anni precedenti, questo aumento è stato del tutto anomalo. Basta pensare che, dopo un periodo di costanti aumenti tra 2004 e 2008, il prezzo dell’energia elettrica era crollato nel 2009, in conseguenza alla crisi economica di quegli stessi anni. Solo nel 2017 il prezzo aveva iniziato una costante risalita, con una decrescita importante nel 2020 che anticipava però il grosso rialzo del biennio successivo.
Il 2024 porterà con sé molti cambiamenti, come la fine del mercato tutelato per l’energia elettrica. A detta degli esperti, inoltre, sembra che ad attenderci ci sarà anche un ritorno dei prezzi dell’energia elettrica ai livelli pre-crisi energetica.
Per affrontare tutti i cambiamenti del mercato elettrico, è importante poter contare su un fornitore di energia elettrica affidabile che tuteli i propri clienti, sia presente per loro con un’assistenza tempestiva e proponga tariffe convenienti e trasparenti.
Per dare ai propri soci una soluzione ai cambiamenti del mercato elettrico, ACLI Verona porta avanti da tempo una collaborazione con il fornitore di energia pulita ForGreen, che rende accessibile per tutti il consumo di energia rinnovabile, attraverso la Cooperativa energetica WeForGreen. Se vuoi approfondire e capire come e perché passare a WeForGreen, clicca qui e scopri anche tu un modo nuovo e vantaggioso di consumare energia elettrica.