Fotovoltaico Condiviso: come funziona e quando conviene
Sentiamo parlare sempre più spesso di crisi climatica, surriscaldamento globale, danno ambientale. E a questo si è aggiunta,…
04/11/202404/11/2024Sentiamo parlare sempre più spesso di crisi climatica, surriscaldamento globale, danno ambientale. E a questo si è aggiunta, nell’ultimo biennio, una crisi energetica che ha sconvolto molti equilibri. Questo scenario ha condotto molti a farsi la stessa domanda: “cosa si può fare per migliorare le cose?”
Una risposta emergente è quella che riguarda il fotovoltaico condiviso, che si è guadagnato l’attenzione delle persone e ha iniziato presto a far parlare di sé. In questo articolo, dedicato agli utenti e soci ACLI Verona, scopriamo di che cosa si tratta, come funziona e che vantaggi porta.
Che cos’è il fotovoltaico condiviso?
Il fotovoltaico condiviso, come suggerisce il nome, è un sistema che permette a un gruppo di persone di condividere uno stesso impianto fotovoltaico e di consumare l’energia che esso produce. I partecipanti, dunque, riescono a ottenere energia pulita per la propria abitazione e godono di tutti i benefici derivanti dalla sua “autoproduzione”.
Il concetto, di base, si collega a qualsiasi progetto di condivisione di un impianto fotovoltaico tra più persone. Tuttavia, l’espressione “fotovoltaico condiviso” si è andata ad affermare soprattutto in relazione a una realtà specifica: quella del condominio.
Condividere il fotovoltaico in condominio
I condomini sono, per loro stessa natura, l’unione di diversi nuclei familiari che vivono all’interno di uno stesso edificio. Il fotovoltaico condiviso, dunque, si presta particolarmente a essere realizzato in questo tipo di ambiente: il tetto condominiale, infatti, può essere uno spazio adatto a ospitare un impianto fotovoltaico che può essere condiviso tra tutti i condòmini.
Tuttavia, le difficoltà da superare per installare un impianto condominiale non sono poche: intanto, è necessaria la volontà di tutti i condomini a partecipare. In seconda battuta, bisogna anche che il tetto del condominio sia ampio abbastanza da ospitare dei pannelli fotovoltaici e che sia abbastanza esposto al sole da garantire una sufficiente produzione di energia.
Avere questi basilari requisiti non è banale. Ma il fotovoltaico in condominio è solo una modalità di fotovoltaico condiviso, che offre invece molte più possibilità. Ecco perché è bene non confondere le due cose tra loro: il sistema del fotovoltaico condiviso è infatti utilizzato anche dalle Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) e da altri progetti di autoconsumo collettivo.
Come funziona il fotovoltaico condiviso?
Il funzionamento del fotovoltaico condiviso è piuttosto semplice. Come anticipato, un gruppo di persone partecipa e rende possibile la realizzazione di un impianto fotovoltaico, che andrà a produrre energia pulita.
Per farlo, i partecipanti finanziano collettivamente i lavori di installazione dell’impianto, che vengono solitamente svolti da terze parti (installatori di impianti fotovoltaici, geometri, ecc.) che ne garantiscono il buon esito.
A seconda dei casi e delle possibilità del gruppo che partecipa alla condivisione del fotovoltaico, l’installazione dell’impianto viene fatta su tetti o terreni più o meno adatti alla produzione efficiente di energia.
Una volta avviato, l’impianto inizia a produrre energia che può essere consumata dai partecipanti oppure essere immessa nella rete elettrica nazionale.
I vantaggi del fotovoltaico condiviso
I vantaggi offerti dal fotovoltaico condiviso, riassumendo, sono:
- riduzione dei costi: la spesa per l’impianto fotovoltaico viene distribuita tra i vari partecipanti al progetto. Di conseguenza, i costi che il singolo deve sostenere sono più bassi rispetto a quelli necessari per realizzare autonomamente un impianto fotovoltaico con le medesime caratteristiche.
- produzione autonoma: il fotovoltaico condiviso rende il cittadino capace di produrre la propria energia, distaccandosi dai movimenti – talvolta imprevedibili – del mercato elettrico.
- consumo di energia rinnovabile: essendo prodotta grazie a un impianto fotovoltaico, l’energia che si consuma è pulita, il che contribuisce al miglioramento delle condizioni ambientali e alla riduzione dell’inquinamento atmosferico.
- benefici fiscali e incentivi: al fine di incoraggiare le soluzioni sostenibili, sistemi come il fotovoltaico condiviso, specie se inserite in contesti come le CER, godono di benefici fiscali e incentivi che consentono di ridurre ulteriormente i costi, rendendo questa soluzione ancor più vantaggiosa.
L’evoluzione del fotovoltaico condiviso: il fotovoltaico a distanza
Abbiamo visto cos’è il fotovoltaico condiviso, come funziona e che vantaggi offre. Tuttavia, nella realtà dei fatti, può essere complicato trovare modi e tempi utili a far partire un progetto di questo tipo.
Per questo, le ACLI di Verona portano avanti con WeForGreen un progetto volto a far conoscere ai soci e utenti ACLI delle modalità innovative e pratiche per essere sostenibili.
Una di queste è il fotovoltaico a distanza, un’alternativa semplice e comoda che permette di produrre energia per casa senza la necessità di installare pannelli fotovoltaici sul tetto.
Se vuoi saperne di più e scoprire che vantaggi può portarti, clicca qui: produrre e consumare energia è più semplice di quanto credi.