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Acqua del rubinetto: è sicura? Si può bere?

Intorno all’acqua del rubinetto c’è spesso molta diffidenza: c’è chi dice che non si possa bere perché contiene…

05/09/2024

05/09/2024Intorno all’acqua del rubinetto c’è spesso molta diffidenza: c’è chi dice che non si possa bere perché contiene componenti dannose per la salute, chi la sconsiglia per via delle tubature, chi la evita a causa del sapore o della “pesantezza”.

Sicuramente sui gusti non si discute, ma sulla pericolosità dell’acqua del rubinetto non ci sono dubbi: è sicura. A dimostrarlo è l’Istituto Superiore di Sanità (ISS) in una recente analisi sulla sicurezza delle acque italiane.

Cosa dice l’ISS sull’acqua del rubinetto?

I dati portati dal ISS sono stati registrati grazie ad analisi condotte in 18 regioni italiane, abbracciando quindi il 90% della popolazione italiana. Dai numeri emerge che l’acqua potabile è sicura e viene controllata in maniera capillare in tutta Italia. L’acqua del rubinetto quindi si può bere senza correre alcun rischio per la propria salute. 

A garantire l’assenza di rischi sono proprio i controlli previsti dalla normativa, che monitorano lo stato dell’acqua e fanno sì che ai consumatori arrivi acqua sicura e potabile.

Perché bere l’acqua del rubinetto?

Bere l’acqua del rubinetto comporta notevoli vantaggi che, se si riesce a vincere l’iniziale diffidenza ormai radicata in molti a causa di fake news e credenze popolari, spingerebbero chiunque ad abbandonare l’uso dell’acqua in bottiglia.

Vediamo i principali vantaggi:

  • Risparmio economico. Comprare l’acqua in bottiglia comporta un costo extra che, a seconda della marca e della quantità d’acqua che andiamo ad acquistare, può essere anche rilevante per l’economia familiare. Bere acqua dal rubinetto invece è “gratis”, nel senso che il suo costo è compreso all’interno della bolletta dell’acqua che già paghiamo per i normali consumi idrici.
  • Riduzione della plastica. Bere acqua dal rubinetto significa ridurre drasticamente il nostro consumo di plastica. La maggior parte dei marchi d’acqua, infatti, utilizzano bottiglie di plastica che vengono buttate subito dopo essere state svuotate: questi rifiuti costituiscono una percentuale rilevante sui rifiuti di plastica che produciamo ogni anno.
  • Riduzione dell’inquinamento atmosferico. Trasportare l’acqua in bottiglia comporta necessariamente delle emissioni di CO2 che vanno a inquinare l’atmosfera. Se in alcuni casi pensare a delle soluzioni può essere complesso, nel caso dell’acqua è invece molto semplice: l’acqua del rubinetto arriva a casa nostra grazie a un’infrastruttura già esistente, che evita ulteriori trasporti ed emissioni.
  • Comodità. A prima vista può sembrare una motivazione frivola rispetto alle altre, ma non lo è. Notoriamente, infatti, una qualsiasi confezione di acqua ha un conseguente peso che spesso ne rende il trasporto fino a casa complicato per alcune persone, come gli anziani. Bere acqua dal rubinetto rappresenta quindi una soluzione comoda e pratica anche in questi casi, senza che – lo diciamo ancora una volta – si debba avere alcun timore per la propria salute. 

Sapore e odore: come migliorarli

Tra i detrattori dell’acqua del rubinetto ci sono anche coloro che ne evidenziano un sapore e/o un odore non abbastanza gradevole da consentirne il consumo. Anche qui, bisogna dire che i controlli previsti da normativa fanno sì che l’acqua sia regolarmente inodore e insapore.

Tuttavia, per rendere più gradevole il sapore o l’odore dell’acqua del rubinetto si può optare per un qualsiasi apparecchio di trattamento dell’acqua presente in commercio. Questi apparecchi, in ogni caso, non servono per rendere sicura l’acqua, che lo è già non appena arriva nelle nostre case.

Bere l’acqua del rubinetto è una scelta conveniente, sostenibile e salutare!

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