Bioplastica naturale dall’olio di frittura
È italiana l’idea di una bioplastica naturale con le stesse proprietà delle plastiche tradizionali. La possibilità di utilizzare…
13/09/201813/09/2018
La possibilità di utilizzare l’olio di frittura per produrre bioplastica naturale, biodegradabile al 100% e con le stesse proprietà termo-meccaniche delle plastiche tradizionali, arriva dai laboratori Bio-on, azienda bolognese attiva nel settore della bioplastica di alta qualità, che ha pensato di utilizzare come materia prima un elemento di scarto tra i più costosi in termini di smaltimento e con un alto impatto ambientale.
È la prima volta che la fonte di carbonio utilizzata per alimentare il processo produttivo è di natura lipidica. L’olio esausto di frittura, infatti, va ad aggiungersi alle materie prime già utilizzate dalla Bio-on per produrre bioplastica: melassi di barbabietola e canna da zucchero, scarti di frutta e patate, carboidrati in genere e glicerolo. Il biopolimero che ne deriva, assicurano, sarebbe un prodotto naturale e completamente biodegradabile.
La bioplastica naturale prodotta attraverso l’olio esausto di frittura ha le stesse caratteristiche di quella generata partendo da altri scarti o altri sottoprodotti agroindustriali, risultato possibile grazie a un sistema di trattamento cui viene sottoposto preventivamente l’olio di scarto. Rispetto alle plastiche tradizionali, le bioplastiche sono ottenute da fonti vegetali rinnovabili senza alcuna competizione con le filiere alimentari e offrono possibilità di applicazione anche in settori dove la plastica tradizionale non è utilizzata.