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Comunità energetiche

Cittadini al centro della creazione di reti energetiche a livello europeo

I privati cittadini e gli attori della società civile giocano un ruolo sempre più importante nella creazione di…

03/09/2015

03/09/2015I privati cittadini e gli attori della società civile giocano un ruolo sempre più importante nella creazione di una rete energetica interconnessa a livello europeo e per la realizzazione di una transizione verso le rinnovabili. A sostenerlo è il Comitato Economico e Sociale Europeo (Cese), il quale sta proponendo una serie di strumenti per fare in modo che le regioni e le rappresentanze della società civile possano contribuire alla creazione di reti energetiche.

Un primo strumento sarebbe quello della «creazione di un “libretto di risparmio energetico europeo”. Questo libretto, che potrebbe essere aperto da qualsiasi cittadino europeo, beneficerebbe di una remunerazione leggermente superiore all’inflazione annuale nell’Unione, raccoglierebbe fondi dedicati esclusivamente a progetti energetici europei, e consentirebbe di integrare finanziamenti pubblici o privati (imprese)», come cita l’iniziativa proposta dal Cese.

Per la creazione di una rete altamente interconnessa ed efficiente a livello europeo è necessario infatti raccogliere fondi, sia pubblici sia privati, in maniera consistente, per incentivare sistemi di produzione da fonti rinnovabili, ma soprattutto per connettere i centri di produzione con i punti di consumo e quindi creare una “spina dorsale” a livello europeo di reti di distribuzione.

Ciò che spicca dal documento del Cese è l’importanza giocata dalle buone pratiche locali, ovvero dai comportamenti energetici delle comunità. Per questo un altro strumento proposto è quello della creazione di un forum dedicato alle infrastrutture energetiche, per promuovere le buone pratiche locali e diffonderle, e favorire un dialogo sulle diverse regolamentazioni necessarie e sui modelli finanziari più adatti.

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