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Come aumentare la potenza del contatore? Guida pratica

È capitato a tutti, almeno una volta, di ritrovarsi senza energia elettrica a causa del contatore. Quando ci…

12/12/2024

12/12/2024È capitato a tutti, almeno una volta, di ritrovarsi senza energia elettrica a causa del contatore. Quando ci sono troppi elettrodomestici accesi, infatti, può succedere che il contatore si disattivi in automatico, costringendo a un riavvio manuale. Se questo capita troppo spesso, potrebbe essere necessario un aumento di potenza del proprio contatore.

Si tratta di un’operazione da richiedere al proprio fornitore di energia elettrica, dopo aver fatto le opportune valutazioni. In questo articolo vediamo nel dettaglio come aumentare la potenza del contatore elettrico, quanto costa e quanto tempo è necessario per farlo.

Potenza del contatore: cos’è e perché aumentarla?

La potenza del contatore elettrico viene espressa in kW ed è solitamente indicata nel tuo contratto di fornitura di energia elettrica e anche all’interno delle bollette. Per definire cosa sia è necessario fare un’importante distinzione: quella tra potenza contrattualmente impegnata e potenza disponibile.

Differenza tra potenza impegnata e potenza disponibile

La potenza contrattualmente impegnata è il livello di potenza sottoscritto da contratto con il proprio fornitore, definito in base alle proprie esigenze e fabbisogno energetico (quindi considerando il consumo medio mensile e il tipo e la quantità degli elettrodomestici e dispositivi elettronici in uso). La maggior parte delle persone con fornitura per uso domestico hanno una potenza impegnata di 3 kW.

La potenza disponibile, invece, è la potenza totale che può essere prelevata dal contatore sulla rete elettrica. Come da disposizioni ARERA (l’Autorità di Regolazione per Energia, Reti e Ambiente), i fornitori devono prevedere una potenza disponibile che sia superiore del 10% rispetto alla potenza contrattualmente impegnata

Quindi, con una potenza contrattualmente impegnata pari a 3 kW si avrà una potenza disponibile pari a 3,3 kW.

Aumentare potenza contatore: perché farlo?

Quando si parla di come aumentare la potenza del contatore elettrico ci si riferisce quindi alla potenza impegnata, che può essere modificata attraverso il proprio fornitore di energia.

L’aumento di potenza del contatore si rende necessario nei casi in cui la potenza sottoscritta si riveli insufficiente per coprire il fabbisogno energetico di casa o di un’impresa. Ciò si traduce, per esempio, in frequenti disattivazioni del contatore in momenti in cui più elettrodomestici o dispositivi sono accesi contemporaneamente. Per evitare problemi di sovraccarico, dunque, si può ricorrere a questa operazione.

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Quando valutare l’aumento potenza contatore?

Scendendo più nel concreto, ti consigliamo di valutare un aumento della potenza del tuo contatore elettrico se:

  • utilizzi elettrodomestici ad alta potenza. Gli elettrodomestici in casa stanno diventando sempre più numerosi. Ormai sono tanti i comfort che adottiamo per renderci la vita più semplice e risparmiare tempo prezioso. Se quindi utilizzi tanti elettrodomestici ad alta potenza (per esempio, l’asciugatrice, il forno elettrico, il climatizzatore) nello stesso momento, potrebbe esserti utile avere una maggiore potenza impegnata;
  • hai installato un nuovo impianto di climatizzazione o riscaldamento. Gli impianti di climatizzazione e riscaldamento elettrico richiedono un consumo elevato di energia. Questi, sommati ad altri dispositivi, potrebbero portare a un sovraccarico e a una conseguente interruzione della corrente. In caso di nuove installazioni di questo tipo, quindi, valuta attentamente la situazione della tua potenza impegnata;
  • vivi in una famiglia numerosa. Una famiglia composta da tante persone significa anche una casa con una grande attività, praticamente a qualsiasi ora. Nei momenti in cui tutti sono a casa e utilizzano vari dispositivi ed elettrodomestici insieme può capitare che il contatore non regga e si stacchi. Ecco che quindi anche in questi casi è bene considerare l’eventualità di un aumento potenza.

Come aumentare la potenza del contatore? 

Come abbiamo anticipato, l’aumento della potenza del contatore è un’operazione che si richiede al proprio fornitore di energia elettrica. Non si tratta di un passaggio complicato, ma certamente bisogna essere certi di averne bisogno e valutare con cura le proprie esigenze. 

Ecco come fare in pochi step:

  1. Valuta il tuo fabbisogno energetico. Quanto consumi? Quanti elettrodomestici hai in casa e quanto spesso ti capita di usarne più di due in contemporanea? La potenza che hai in questo momento è insufficiente perché hai notato frequenti “stacchi” del contatore? Usa queste domande per valutare la tua situazione attuale e capire se davvero hai bisogno di aumentare la potenza del tuo contatore.
  2. Chiedi consulenza al tuo fornitore di energia elettrica. Se il Servizio Clienti del tuo fornitore è facilmente contattabile, puoi chiedere una consulenza per avere un parere più esperto e valutare ancora meglio la tua situazione energetica. Puoi anche approfittarne per avere chiarimenti sulla procedura da seguire per richiedere l’aumento potenza.
  3. Invia la richiesta di aumento della potenza impegnata. Solitamente, oggi tutte le operazioni di questo tipo possono essere richieste online, in maniera molto semplice e veloce. Vai sul sito del tuo fornitore e cerca la modulistica da compilare e inviare per l’avvio della pratica.
  4. Accetta il preventivo per la variazione di potenza. Dopo aver inoltrato la tua richiesta, il fornitore contatterà il distributore di riferimento per la tua zona e concorderà con te il preventivo per l’operazione, che comprenderà anche l’intervento di un tecnico sul tuo contatore. 

Fatte le dovute operazioni e controlli, avrai finalmente una potenza impegnata maggiore che ti consentirà di usare i tuoi elettrodomestici in tutta tranquillità!

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Quanto costa aumentare la potenza del contatore?

Supponiamo che tu debba passare da 3kW a 6kW: la procedura è semplice, come abbiamo visto. Ma quali sono i costi?

Per il Mercato Libero, il costo da sostenere per un aumento potenza varia a seconda di quanto previsto dalle condizioni contrattuali del fornitore. Tuttavia, al distributore dovranno sempre essere versati dei contributi per la potenza aggiuntiva richiesta: 

  • 77,49 € per ogni kW di potenza aggiuntiva per le utenze in bassa tensione;
  • 61,26 € per ogni kW per le utenze domestiche il cui nuovo livello di potenza non sia superiore a 6 kW;
  • 0 € se l’aumento viene richiesto per ripristinare il livello di potenza precedente, in seguito a una diminuzione di potenza.

Per il Mercato Tutelato e il Servizio a Tutele Graduali, invece, il cliente deve versare un contributo di 23 € al venditore. 

Quanto tempo ci vuole per l’aumento potenza?

Per aumentare la potenza del contatore elettrico sono necessari generalmente almeno 15 giorni lavorativi (quindi escludendo sabato, domenica e festivi). 

Il numero di giorni previsti viene comunque indicato all’interno del preventivo che il cliente riceve dopo aver inoltrato la richiesta di aumento potenza.

Come indicato ancora dall’ARERA, se la variazione di potenza riguarda una fornitura con potenza disponibile pari o inferiore ai 6 kW, il fornitore ha un massimo di 5 giorni lavorativi per informare il distributore, a partire dalla data di accettazione del preventivo da parte del cliente.

Per potenze disponibili superiori ai 6 kW, invece, il fornitore trasmette la richiesta al distributore che ha 15 giorni lavorativi per formulare un preventivo.

Scegli un fornitore affidabile e disponibile

Abbiamo scoperto come aumentare la potenza del contatore: una procedura semplice da richiedere, direttamente al tuo fornitore di energia elettrica. Per assicurarti che l’operazione venga svolta nei giusti tempi e modi, è quindi importante poter contare su un fornitore disponibile, facilmente contattabile e in grado di offrirti tutta l’assistenza di cui hai bisogno in questa fase.

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Come aumentare la potenza del contatore? Guida pratica

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