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Come produrre energia elettrica: consigli adatti a tutti

L’energia elettrica è un bene di cui non possiamo più fare a meno. Il suo utilizzo è vastissimo…

17/04/2025

17/04/2025L’energia elettrica è un bene di cui non possiamo più fare a meno. Il suo utilizzo è vastissimo e spesso dato per scontato, tanto da portarci all’eccesso e allo spreco. Per limitare le conseguenze negative di un uso così diffuso, si sta spingendo tanto sulle energie rinnovabili, più sostenibili. 

Con le energie rinnovabili la possibilità di produrre energia si è aperta anche ai privati cittadini, prima pressoché esclusi da questa fase. La domanda quindi sorge spontanea: come produrre energia elettrica? Quali strumenti servono? E chi può farlo? Rispondiamo a queste e altre domande.

Perché produrre energia elettrica?

Prima ancora di capire il come, cerchiamo di capire il perché. La produzione di energia, infatti, può essere svolta in diversi modi – come vedremo – ma le motivazioni alla base restano sempre le stesse.

Produrre energia ha diversi vantaggi. Tra i principali:

  • convenienza economica. Produrre energia permette di soddisfare il proprio fabbisogno elettrico e risparmiare notevolmente sulla spesa in bolletta;
  • indipendenza energetica. Produrre energia significa abbandonare le dinamiche del mercato e gestire con maggiore consapevolezza i propri consumi;
  • sostenibilità ambientale. Produrre energia elettrica significa produrre energia rinnovabile, contribuendo così alla riduzione delle emissioni di CO2 in atmosfera.

È importante sottolineare che la produzione di energia elettrica accessibile ai comuni cittadini è sempre rinnovabile. Ecco perché autoproduzione e sostenibilità vanno a braccetto.

Come si può produrre energia elettrica?

Per produrre energia elettrica sono necessari degli impianti di produzione. Fino a qualche decennio fa, la produzione di energia era quasi totalmente derivante dai combustibili fossili (petrolio, carbone, gas naturale). 

Questo tipo di combustibili, tuttavia, sono altamente inquinanti. La produzione sempre più massiccia di energia elettrica ha portato quindi a un notevole inquinamento dell’aria, con conseguenze sul clima e sulla temperatura del globo.

Benché ancora fortemente presenti nel nostro scenario energetico, i combustibili fossili non sono più i soli protagonisti. Le energie rinnovabili (fotovoltaico, eolico, idroelettrico, geotermico, biomasse) crescono costantemente e prendono una fetta sempre più grande della produzione di energia elettrica in Italia e nel mondo.

Nel 2024, infatti, la crescita della capacità produttiva energetica in Italia è stata trainata quasi interamente dalle rinnovabili: parliamo del 92,5% del totale dei nuovi impianti installati nel corso dell’anno. Una tendenza che ci fa capire quanto si stia puntando sulle rinnovabili, sempre più centrali.

E se fino a poco tempo fa la produzione di energia era in mano esclusivamente ad aziende del settore, oggi sono sempre di più le persone che scelgono di produrre la propria energia, per soddisfare le esigenze domestiche quotidiane.

L’autoproduzione di energia pulita ti incuriosisce? Leggi anche:
💡 Fotovoltaico Virtuale: cos’è, come funziona e caratteristiche
💡 Prosumer: significato e ruolo nel mercato energetico

Come produrre energia elettrica in autonomia 

È possibile produrre energia elettrica in autonomia principalmente con degli impianti fotovoltaici domestici, cioè quelli che chiamiamo comunemente “pannelli solari”. 

Grazie a questi pannelli, da installare sul tetto di casa, è possibile produrre energia che viene utilizzata per le esigenze casalinghe. Per avere un impianto fotovoltaico domestico sono necessari:

  • un tetto idoneo all’installazione degli impianti
  • il disbrigo delle pratiche di autorizzazione o comunicazione al Comune di riferimento
  • un investimento che varia tra i 5.000 e gli 8.000 € per un impianto di 3 kW
  • i lavori di installazione per un periodo variabile dai 2 ai 5 mesi

Tutti questi aspetti rendono l’installazione di un impianto fotovoltaico domestico complessa e non sempre fattibile. Pensiamo a chi abita in condominio, in un appartamento in affitto, in un edificio storico soggetto a vincoli architettonici; ma anche a chi non può permettersi di spendere migliaia di euro per dei pannelli o non ha tempo di seguire i lavori e assicurarsi che tutto proceda correttamente. 

In tutti questi casi, un impianto fotovoltaico non è la soluzione utile per produrre elettricità. Come fare allora?

Come produrre energia elettrica senza fotovoltaico

Data la richiesta sempre maggiore di soluzioni accessibili per la produzione di energia pulita, oggi è possibile produrre energia elettrica anche senza fotovoltaico, quindi senza dover installare dei pannelli sul proprio tetto. 

Questo è possibile grazie all’energy sharing, ovvero una modalità di produzione e consumo che si basa sulla condivisione. Su questa linea sono anche nate le Comunità Energetiche Rinnovabili, soggetto giuridico da costituire nel rispetto dei requisiti e delle modalità definite dal cosiddetto Decreto CER (n. 414/2023).

Una modalità invece più semplice e più facilmente accessibile per chiunque e in qualsiasi momento è il fotovoltaico a distanza.

Il fotovoltaico a distanza è una soluzione pensata proprio per chi non può o non vuole avere un proprio impianto domestico. 

Generare elettricità con il fotovoltaico a distanza

Come produrre energia elettrica con il fotovoltaico a distanza? È semplice. Tutto si basa sulla realizzazione di impianti fotovoltaici condivisi, che vengono finanziati grazie al contributo di persone che vogliono produrre la propria energia.

Una volta installati gli impianti, tutti coloro che ne hanno permesso la realizzazione ne sono in parte “proprietari”: è così che possono virtualmente creare energia e coprire i propri consumi energetici, con una conseguente riduzione della spesa in bolletta.

Il fotovoltaico a distanza è una formula sviluppata nell’ambito delle cooperative energetiche e sta trovando sempre più interesse in tutta Italia. Si tratta infatti di un’opportunità che offre convenienza e sostenibilità, con il minimo sforzo.

Il contesto della cooperativa, inoltre, offre tutela ai partecipanti e assicura una fornitura di energia pulita sicura e certificata: non si hanno interruzioni di corrente, non si pagano spese extra per la manutenzione e assicurazione dei pannelli e l’assistenza clienti non passa da call center.

Quale cooperativa energetica scegliere?

In Italia le cooperative energetiche crescono, ma rimangono ancora una realtà di nicchia. Una delle principali è la cooperativa WeForGreen, nata ormai 15 anni fa, sul modello dell’energy sharing di stampo europeo. 

Oltre 2.500 persone in Italia hanno già scelto con soddisfazione il fotovoltaico a distanza, per produrre energia pulita in maniera semplice e comoda.

Se vuoi saperne di più puoi scaricare la nostra guida gratuita al fotovoltaico a distanza, oppure puoi contattarci direttamente: siamo pronti a soddisfare ogni tua curiosità.

Come produrre energia elettrica: consigli adatti a tutti

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