Cosa vuol dire autoprodurre la propria energia? WeForGreen si racconta
Per rispondere ad alcune delle domande ricevute negli ultimi giorni dalle tante persone interessate al nostro modello di…
17/01/201917/01/2019
A seguito del tanto interesse dimostrato dalle persone che ci hanno conosciuto grazie al servizio su Presa Diretta di Rai 3, dove è stato intervistato Vincenzo Scotti, Vice Presidente di WeForGreen Sharing e Amministratore Delegato di ForGreen (promotore del modello cooperativo), oggi abbiamo intervistato Gabriele Nicolis, Presidente della Cooperativa, per farci raccontare il progetto di autoproduzione energetica 100% rinnovabile di WeForGreen.
Innanzitutto, cosa ha rappresentato per la cooperativa l’intervista andata in onda su Presa Diretta?
È stata un’importante conferma della bontà del nostro modello cooperativo. Stiamo parlando di un progetto concreto che in questi anni, grazie ai suoi risultati, è riuscito ad affermarsi come una soluzione valida, e soprattutto alla portata di tutti, per il raggiungimento di una reale transizione energetica. L’intervista al nostro Vice Presidente andata in onda su Presa Diretta, ci ha portato un’eco di cui siamo estremamente contenti. Siamo stati contattati da tantissime persone provenienti da tutta Italia per avere informazioni su come partecipare al progetto, e tanti sono già diventati nostri soci grazie all’acquisto di quote di autoproduzione del nostro progetto Fattorie del Salento.
Raccontaci proprio del progetto di autoproduzione energetica Fattorie del Salento, chi può aderire?
Questo nuovo progetto di autoproduzione della nostra cooperativa WeForGreen Sharing sta mettendo a disposizione 1.901 quote di impianto che potranno essere acquistate da circa 380 famiglie che decideranno di aderirvi. Si può partecipare al progetto sottoscrivendo da 1 a 20 quote del valore unitario di 1.000 euro per ciascun contatore di proprietà del socio. La titolarità di un contatore elettrico è infatti l’unica condizione richiesta per poter diventare soci della cooperativa, poiché si tratta di un investimento in autoproduzione collegato al fabbisogno energetico di ogni socio. Ad oggi abbiamo a disposizione ancora 1.200 quote per i nuovi soci che decideranno di partecipare.
Prendiamo il consumo medio di una famiglia, quale potrebbe essere il numero di quote necessarie per coprire il costo energetico annuale?
Premetto che la scelta sul numero di quote da acquistare è lasciata alla volontà dei soci di coprire in tutto o in parte il proprio fabbisogno energetico. Ma ipotizziamo il caso di una famiglia composta da 4 persone, che consuma all’anno circa 2.700 kWh e spende attorno ai 550 euro. In questo caso l’acquisto di 6 quote di autoproduzione, con un valore di 1.000 euro ciascuna e un ritorno medio annuo di 100 euro a quota, riuscirebbe a coprire il loro costo energetico annuale per i 14 anni di durata del progetto. Nello specifico rimandiamo al seguente prospetto.
Di che benefici stiamo parlando?
Parliamo dei ristorni, ossia del valore generato dalla produzione di energia elettrica che, al netto dei costi gestionali, viene redistribuito ai soci nell’arco dei 14 anni di durata del progetto. La cooperativa non ha l’obiettivo di generare utili e per questo motivo ridistribuisce l’avanzo economico derivato dalla produzione di energia degli impianti, attribuendolo ai soci sotto forma di ristorno. Questo va a ridurre o addirittura azzerare i costi della bolletta elettrica. Inoltre, in aggiunta all’attribuzione dei ristorni, viene rimborsato ai soci anche il prestito sociale che hanno sottoscritto versando le quote. Infatti, ogni quota del valore di 1.000 euro è composta da 250 euro di capitale sociale e 750 euro di prestito sociale, che nell’arco di vita del progetto viene completamente restituito.
Si può aderire da tutta Italia?
Assolutamente sì, siamo già presenti in tutte le regioni del nostro Paese. La bellezza del nostro modello sta proprio nel suo carattere delocalizzato e condiviso, che consente a chiunque di produrre e consumare la propria energia 100% rinnovabile a distanza.
E se un socio ha già un impianto fotovoltaico sulla propria abitazione, può aderire?
Certo, potrà comunque acquisire quote della cooperativa che gli porteranno benefici su quella parte di consumi che non sono coperti dalla produzione di energia del proprio impianto.
Ci sono alternative all’autoproduzione all’interno della cooperativa?
Sì, per le persone che non hanno la volontà di investire o semplicemente desiderano testare la bontà del modello, c’è la possibilità di diventare Soci Consumatori e quindi scegliere semplicemente di consumare l’energia pulita prodotta dagli impianti della cooperativa, senza però godere dei benefici che derivano dall’autoproduzione. In questo caso è richiesta una quota di adesione del valore unitario di 50 euro a fronte della quale, il socio potrà consumare energia pulita a prezzi vantaggiosi.
Cosa intendi per prezzi vantaggiosi?
I soci WeForGreen, sia autoproduttori che semplici consumatori, acquistano l’energia al PUN, il prezzo da mercato all’ingrosso dell’energia senza costi aggiuntivi sulla componente energia. Ad oggi, l’offerta PUN Soci WeForGreen Sharing è la prima fra le offerte domestiche 100% rinnovabili a prezzo variabile e valide per tutto l’anno nella classifica nazionale sul Portale Offerte dell’Autorità.
Ci hai convinti, come si aderisce a WeForGreen?
Basta collegarsi al nostro sito e compilare il form di adesione online, ricordandosi di avere con sé la copia della carta di identità e del codice fiscale, che come dicevamo deve essere dell’intestatario del contatore elettrico, copia dell’ultima bolletta ricevuta e dati bancari per la domiciliazione delle bollette e l’indicazione del conto su cui la cooperativa andrà a versare i ristorni, nel caso si sia scelto di diventare soci Autoproduttori.
Speriamo di avervi in tantissimi e grazie a tutti per il tanto interesse dimostrato!