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Su-Eatable Life e le diete sostenibili per salvare il pianeta

Arriva anche in Italia il progetto triennale che intende dimostrare il potenziale di riduzione delle emissioni di CO2…

20/02/2020

20/02/2020Arriva anche in Italia il progetto triennale che intende dimostrare il potenziale di riduzione delle emissioni di CO2 e del consumo idrico connesso all’adozione di diete sane e sostenibili.

Si chiama SU-EATABLE LIFE ed è un progetto europeo che ha un duplice obiettivo: risparmiare 5.300 tonnellate di CO2 equivalente e 2 milioni di metri cubi d’acqua in 3 anni, promuovendo nelle mense aziendali e universitarie dei menù sani e sostenibili.

Il progetto, al quale collaborano greenApes, la piattaforma digitale usata per ingaggiare gli utenti nelle mense, la Wageningen University, responsabile insieme a Fondazione Barilla dell’elaborazione dei dati raccolti, e la Sustainable Restaurant Association, partner che supporta lo sviluppo dell’iniziativa in UK, coinvolge in media 2.200 persone ogni giorno in Italia, quattro aziende e tre università, fra Italia e Regno Unito.

I nostri sistemi alimentari, le scelte che compiamo a tavola e – prima ancora – il modo in cui produciamo il cibo ci stanno allontanando dagli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030 dell’ONU. Se da un lato più di 820 milioni di persone nel mondo non hanno cibo a sufficienza, dall’altro circa lo stesso numero soffre di obesità e di problemi di salute legati ad una scorretta alimentazione” ha spiegato il Prof. Riccardo Valentini, coordinatore del progetto.I sistemi alimentari sono inoltre responsabili fino al 37% circa delle emissioni di gas a effetto serra globali e del 70%, in media, del prelievo e consumo di acqua dolce”.

SU-EATABLE LIFE vuole dimostrare che è possibile ispirare i cittadini dell’UE ad adottare quotidianamente diete sane e sostenibili, basate su pasti che risultino completi in termini nutrizionali, con una prevalenza di prodotti di origine vegetale (verdura, legumi e frutta) e cereali (es. farro, orzo, riso) o loro derivati (es. pasta, pane, couscous, polenta), meglio se integrali, privilegiando le materie prime di stagione.

La fase sperimentale durerà 7 mesi e sarà articolata in 3 aree di azione:

  1. l’introduzione di materiali informativi e educativi (poster, banner, etc.) nei locali della mensa e di campagne tematiche per promuovere l’adozione di una dieta sana e sostenibile;
  2. il rafforzamento dell’offerta di cibo sano e sostenibile nella mensa, promuovendo l’offerta quotidiana di piatti ottimali dal punto di vista nutrizionale e ambientale (definiti My Plate 4 the Future). Ad ogni piatto presente nei menù delle mense aderenti all’iniziativa verrà associata un’indicazione di impatto ambientale, per facilitarne la scelta da parte degli utenti. I piatti col bollino “My Plate 4 the Future” sono quelli che, secondo le indicazioni del progetto SU-EATABLE LIFE, generano un range compreso tra 0,80 e 1,0 kg di CO₂ equivalente per pasto (impronta di carbonio) e che comportano, per la loro produzione, un consumo ridotto di acqua (impronta idrica);
  3. Il coinvolgimento attivo delle persone tramite la piattaforma digitale greenApes e l’introduzione di meccanismi premiali, per incentivare gli utenti della mensa ad adottare una dieta sostenibile attraverso la proposta di contenuti informativi ed educativi, di sfide e attività individuali e di gruppo, e la vincita di premi a fronte della scelta dei piatti sostenibili “My Plate 4 the Future” in mensa.

Source: Rinnovabili.it – Foto: Rinnovabili.it

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