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Energie rinnovabili

Elettrificazione dei consumi, così l’Europa può dimezzare la sua CO2

Secondo la società di ricerca BNEF la rivoluzione del vettore elettrico nei settori dei trasporti, edifici e industria…

20/02/2020

20/02/2020Secondo la società di ricerca BNEF la rivoluzione del vettore elettrico nei settori dei trasporti, edifici e industria potrebbe assicurare ai Paesi europei una riduzione del 60% dei gas serra.

L‘elettrificazione dei consumi e l’accoppiamento settoriale rappresentano una delle strategie chiave nella decarbonizzazione energetica. I dispositivi elettrici sono spesso più efficienti delle alternative a base di combustibili fossili e il costo per produrre elettricità da fonti rinnovabili sta divenendo sempre più competitivo.

Ma quanto è davvero possibile ottenere dalla diffusione del vettore elettrico in termine di riduzione delle emissioni?

Alla domanda risponde la nuova analisi BloombergNEF (BNEF) presentata nel report “Sector Coupling in Europe: Powering Decarbonization”. Il documento mostra come l’elettrificazione della domanda in ambito trasporti, edilizia e industria potrebbe permettere al Vecchio Continente di ridurre del 60 per cento le proprie emissioni climalteranti prima del 2050.

Aumentare l’impiego dell’elettricità degli usi finali richiederà cambiamenti diretti e indiretti, spiegano gli autori. I primi implicano un’ampia diffusione di sistemi di riscaldamento e veicoli elettrici; i secondi richiedono invece il passaggio ad un secondo vettore, come l’idrogeno verde (idrogeno prodotto dall’elettrolisi dell’acqua alimentata da fonti rinnovabili), per sostituire il gas utilizzato dalle famiglie e soddisfare i bisogni industriali.

Questi interventi consentirebbero all’elettricità di soddisfare (direttamente e indirettamente) fino al 60 per cento della domanda finale di edilizia, trasporti e industria, rispetto al 10 per cento di oggi. La totale decarbonizzazione di questi comprati, sottolinea però il report, sarebbe ancora molto lontana. Ciò è dovuto essenzialmente alle numerose attività ad alta intensità, come i viaggi a lungo raggio o i processi industriali ad elevate temperature (es. la produzione del cemento e dell’acciaio).

Per ridurre ulteriormente le emissioni, i governi dovrebbero introdurre politiche più ambiziose per accelerare il percorso di “sector coupling” e portare sul mercato altre tecnologie come la cattura, l’uso e lo stoccaggio del carbonio (CCUS).

Source: Rinnovabili.it – Foto: Pixabay

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