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Intervista a Stéphane Arditi: il ruolo dell’UE per l’economia circolare

L’economia circolare, ovvero l’economia che parte dal basso, dai cittadini consumatori, e si basa sulla logica del riciclo…

05/11/2015

05/11/2015L’economia circolare, ovvero l’economia che parte dal basso, dai cittadini consumatori, e si basa sulla logica del riciclo e riuso, può avverarsi solo se la Commissione Europea si impegna a creare condizioni per il suo emergere, vincendo la resistenza delle grosse industrie il cui vantaggio sta nel mantenimento dello status quo. Questa è l’opinione espressa da Stéphane Arditi, policy manager dello European Environmental Bureau, in un’intervista a Euractive.

Secondo Arditi, non c’è dubbio che il modello di business del futuro è quello dell’economia circolare o sharing economy. Solo che è necessario affrettarne la diffusione, altrimenti saranno i grandi attori economici che conquisteranno la scena quando il vecchio modello di business sarà esaurito. E’ necessario fare spazio a nuovi attori, a nuovi settori che hanno un enorme potenziale come quello dell’energia, il settore tessile e quello immobiliare.

Il ruolo delle istituzioni, europee come nazionali, dovrebbe essere quello di creare un quadro regolatorio per permettere la diffusione e realizzazione di nuovi modelli e tecnologie innovative. Concretamente, questo quadro regolatorio dovrebbe promuovere incentivi per l’utilizzo di materie prime di seconda mano e materiali riciclati, creazione di strumenti per orientare verso nuovi modelli di business e di consumo, istruzioni sul design del prodotto.

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