La plastica amica dell’ambiente, il futuro del packaging alimentare
La ricerca finanziata dal Programma Horizon 2020 della Commissione Europea, si baserà principalmente sui materiali plastici ottenuti dalle…
01/06/201701/06/2017
Il settore alimentare produce grandi quantità di scarti di imballaggio e per questo motivo la ricerca sull’applicazione dei PHAs, materiali plastici ottenuti al 100% da fonti vegetali rinnovabili di scarto, si orienterà in modo particolare sia sulla confezione degli alimenti che sulla loro conservazione.
Il progetto BioBarr (New bio-based food packaging materials with enhanced barrier properties), nato per sviluppare nuovi materiali per il packaging alimentare a base biologica e biodegradabile, ha un budget di circa 4 milioni di euro finanziati dalla Commissione Europea e la società Bio-on è il principale partner scientifico di questo progetto europeo.
I PHAs non entrano in competizione con le filiere alimentari, sono biodegradabili in svariate condizioni ambientali e non disperdono residui a seguito della loro bio-degradazione. Inoltre, a differenza delle prime sperimentazioni di bioplastiche derivate dal mais che richiedevano un enorme consumo di acqua, oggi questa tecnologia non utilizza solventi chimici e quindi l’acqua può essere sempre riutilizzata.
L’obiettivo della ricerca è la graduale sostituzione di tutti i polimeri derivati dal petrolio (PET, PE, PP, HDPE, LDPE..), non compostabili nell’ambiente e fonte di inquinamento, poichè anche quando sembrano smaltiti, restano presenti in microparticelle nelle acque e nei terreni.
Soluzioni come queste ci fanno sperare in un futuro che si preoccupi anche di ciò che avviene dopo l’immediato utilizzo e consumo di un prodotto!