Made in Italy, sempre più legato al territorio
Il settore privato in Italia è molto meno spregiudicato di quanto non si pensi: sono moltissime infatti le…
14/07/201614/07/2016Il settore privato in Italia è molto meno spregiudicato di quanto non si pensi: sono moltissime infatti le realtà economiche del Made in Italy che collaborano e lavorano in simbiosi con il territorio. Questo il risultato emerso dal rapporto stilato dalla Fondazione Symbola, in collaborazione con Unioncamere e Consorzio Aaster, che porta l’emblematico titolo “Coesione è competizione”.
Le aziende “coesive”, ovvero quelle che lavorano in sinergia con il territorio valorizzandone le risorse naturali (attraverso la diminuzione dell’impatto ambientale e l’adozione di tecnologie green) e umane (attraverso una maggiore attenzione alla società locale) sono quelle che nel 2014 hanno avuto i migliori risultati economici.
Tra le azienda che valorizzano il territorio, il rapporto sottolinea l’importanza di quelle che adottano modelli di sharing economy, in quanto capaci di creare valore condiviso tra i cittadini: “Fenomeno emergente è poi quello della sharing economy: imprese o cittadini che, prevalentemente ma non esclusivamente grazie all’Ict, si offrono come collettori di domanda degli utenti, per organizzarli e trovare modalità di risposta adeguate. Piattaforme e soggetti che rispondono a quelle esigenze dei cittadini che ‘non possono essere più soddisfatte al di fuori di un contesto collaborativo e di condivisione: fanno incontrare queste esigenze, le organizzano, le soddisfano e, a volte, inaugurando nuovi modelli di business, le trasformano in valore condiviso”.