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Ricarica auto elettrica a casa: come fare e quanto costa

Il mercato delle auto elettriche è in crescente espansione: da realtà di nicchia, guardata con sospetto e scetticismo,…

05/09/2024

05/09/2024Il mercato delle auto elettriche è in crescente espansione: da realtà di nicchia, guardata con sospetto e scetticismo, ora si sta affermando sempre di più, raccogliendo il favore di molti. 

Ciò è stato possibile grazie ai passi in avanti fatti per rafforzare l’infrastruttura di ricarica in Italia e anche per la spinta di marchi particolarmente noti come Tesla, che ha dato un’importante scossa al mercato delle auto elettriche.

Chiunque si affacci alla mobilità sostenibile, comunque, si trova prima o poi a chiedersi: come ricaricare l’auto elettrica a casa? Vediamolo subito.

Come ricaricare l’auto elettrica a casa

Ci sono diverse modalità con cui è possibile ricaricare la propria auto elettrica, che differiscono principalmente per tempi di ricarica e costi.

Ricarica con presa di corrente standard

Presa di corrente standard

Ebbene sì, è possibile collegare l’auto elettrica a una normale presa di corrente (come le Schuko, per esempio) e farla così ricaricare. Si tratta però di una modalità non raccomandabile, in quanto le prese di corrente che abbiamo in casa non sono generalmente progettate per resistere a una trasmissione di corrente a potenza elevata e per molte ore consecutive. 

Inoltre, è importante notare come questa modalità di ricarica si presti bene a essere effettuata di notte, ma sia proprio questo il momento potenzialmente più pericoloso. Infatti, da una parte la ricarica notturna permette di non sovraccaricare il sistema elettrico, dato che tendenzialmente in queste ore non ci sono troppi elettrodomestici o dispositivi elettronici in funzione. Dall’altra parte, tuttavia, in caso di corto circuito, malfunzionamenti o scintille, è più difficile riuscire ad agire tempestivamente per evitare eventuali danni

Ricarica con wallbox, stazione di ricarica domestica

Wallbox auto elettrica

La soluzione consigliata anche dai produttori di auto elettriche è quella delle stazioni di ricarica domestiche (dette wallbox), progettate appositamente per la ricarica dei veicoli elettrici. Si tratta di apparecchi compatti, solitamente pensati per essere installati a parete nel box auto o in garage.

Le wallbox permettono di creare un punto di ricarica sicuro e idoneo, che consente di ripristinare la carica della batteria senza rischi di alcun tipo. Alcuni produttori di auto elettriche hanno le loro wallbox, ma in commercio se ne trovano di diverse, da scegliere in base alle proprie esigenze.

Quanto tempo ci vuole per ricaricare auto elettrica a casa

Il tempo di una ricarica domestica per un’auto elettrica varia tanto in base alla modalità di ricarica utilizzata. Sicuramente, un consiglio è quella di non aspettare che la batteria sia scarica o poco carica per ricaricarla. Anzi, meglio fare piccole ricariche ogni volta che se ne ha l’occasione: le moderne batterie, infatti, godono maggiormente delle ricariche parziali che di quelle complete.

Il tempo di ricarica dipende principalmente da quattro fattori

  • la potenza in kW della presa della stazione di ricarica
  • la potenza massima supportata dal caricabatterie in dotazione all’auto
  • la tipologia di cavo utilizzato per la ricarica
  • il livello di carica della batteria

Come è ovvio, più basso sarà il livello di carica maggiore sarà il tempo necessario a ricaricarla. Bisogna anche considerare che la trasmissione di energia non avviene in maniera uniforme: a elevati livelli di carica (circa l’80%) la velocità di ricarica rallenta.

Detto questo, per una ricarica completa a casa il tempo necessario varia tra le 8 e le 12 ore, considerando una potenza media di 3kW. La ricarica con wallbox è più rapida di quella fatta tramite una presa di corrente standard, che necessita di più tempo.

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Quanto si consuma per ricaricare una macchina elettrica

Con un’auto elettrica, la spesa per il “carburante” (cioè la ricarica) diventa parte integrante dei propri consumi energetici che, di conseguenza, aumentano. 

In media, la maggior parte delle macchine elettriche in commercio hanno batterie con una potenza complessiva compresa tra i 30 e i 50 kWh, con un’autonomia su strada che varia dai 200 ai 400 km con una ricarica completa, a seconda dell’auto in questione.

A fare la differenza è anche lo stile di guida: sicuramente, gli amanti della “guida sportiva” si troveranno a consumare molto di più rispetto a chi mantiene velocità medie e costanti.

Così come per le normali auto a benzina, diesel o gasolio si considera il rapporto tra km e un litro di carburante per comprendere i consumi, allo stesso modo accade per i veicoli elettrici. 

In questo caso però andremo a considerare il rapporto km/kWh: normalmente questo valore si aggira tra i 6 e gli 8 km/kWh. Tradotto, ciò significa che mediamente un’auto elettrica consuma un kWh per fare 6-8 km di strada. La ricarica dell’auto richiede quindi un consumo energetico proporzionale all’uso che si fa dell’auto e alle quantità di energia che si consumano.

Quanto costa ricaricare un’auto elettrica

Una volta compreso come funziona il consumo di un’auto elettrica, è facile intuirne anche il costo. Se l’auto ha una batteria di 30 kWh, una ricarica completa avrà un costo pari al totale dei kWh moltiplicato per il costo a kWh previsto dal proprio contratto di fornitura di energia elettrica. 

Il risparmio quindi sta anche nella scelta del giusto fornitore di energia elettrica: chi ha un veicolo elettrico deve stare particolarmente attento alla propria tariffa energetica, per evitare bollette estremamente salate.

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Ricarica con impianto fotovoltaico domestico

Fotovoltaico su tetto di casa

Non è un caso che molti proprietari di auto elettriche decidano di dotarsi di un impianto fotovoltaico domestico. Con un impianto fotovoltaico infatti è possibile autoprodurre l’energia necessaria a ricaricare l’auto elettrica, operazione vantaggiosa specie se fatta nelle ore di maggiore esposizione solare.

Purtroppo però questa soluzione porta con sé numerose difficoltà. Infatti:

  • è necessario avere un tetto su cui si possano installare dei pannelli fotovoltaici
  • non è possibile farlo se si vive in una casa in affitto, in appartamento, in condominio, in centro storico o in case con vincoli storico-architettonici o paesaggistici
  • l’installazione di un impianto fotovoltaico comporta una spesa da migliaia di euro, che si aggiungono alla spesa onerosa dell’auto elettrica
  • un impianto fotovoltaico comporta spese ricorrenti di manutenzione, gestione e assicurazione

Non sempre quindi si rivela la soluzione ottimale, né la più conveniente. In questi casi è meglio cercare soluzioni alternative come l’autoproduzione a distanza.

Ricarica con fotovoltaico a distanza

Fotovoltaico a distanza

Un’alternativa valida e accessibile a tutti è quella del fotovoltaico a distanza. Questa soluzione, infatti, permette anche a chi non può installare i pannelli fotovoltaici sul tetto di casa di produrre e autoconsumare la propria energia

È sufficiente, infatti, acquistare delle porzioni di impianti fotovoltaici condivisi, tramite il quale produrre l’energia necessaria a coprire – del tutto o in parte – i propri consumi energetici.

Il fotovoltaico a distanza è particolarmente indicato per chi possiede un’auto elettrica, perché consente anche di avere una tariffa per la fornitura di energia elettrica particolarmente conveniente: il prezzo all’ingrosso. Ciò significa che con questo sistema puoi pagare l’energia allo stesso prezzo di un produttore di energia. 

La ricarica dell’auto elettrica a casa diventa così più conveniente e accessibile, senza spese eccessivamente onerose.

Esiste anche un modo per capire, in maniera veloce, quante porzioni di impianto fotovoltaico sono necessarie per ogni caso specifico, in base ai propri consumi energetici. Per farlo ti basta cliccare qui e inserire il tuo consumo annuo, che trovi in una qualsiasi bolletta.

Se invece ti interessa prima approfondire il funzionamento del fotovoltaico a distanza, puoi scaricare cliccando qui una guida gratuita e riceverla via e-mail.

Ricarica auto elettrica a casa: come fare e quanto costa

4 risposte a “Ricarica auto elettrica a casa: come fare e quanto costa”

  1. Da socio e proprietario di auto elettrica da oltre tre anni (circa 30’000 km/anno) e constatato che i passi per procedere verso il futuro sono sempre abbastanza complicati, mi permetto di segnalare a chi fosse interessato la guida dell’associazione Motus-E all’installazione di punti di ricarica privati o condominiali che ho trovato incredibilmente chiara e completa. E grazie a WeForGreen per la sua opera di diffusione!

  2. Pubblicazione molto interessamento e nello stesso tempo anche molto comprensibile e chiara x il sottoscritto.
    X info sono gia’ socio con Voi con delle quote. Attendo solo a fine anno come indicatoni la partenza dell impianto.
    Grazie

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