Ridurre, Riutilizzare, Riciclare: nuove tecnologie per la sostenibilità
Sostenibilità e rispetto dell’ambiente stanno diventando sempre più importanti e centrali per i consumatori: un piccolo ma essenziale…
08/02/2024Sostenibilità e rispetto dell’ambiente stanno diventando sempre più importanti e centrali per i consumatori: un piccolo ma essenziale passo verso un futuro più green.
08/02/2024Secondo l’EY Future Consumer Index, indagine condotta dal network mondiale EY (già Ernst & Young) e arrivata alla sua tredicesima edizione, i consumatori italiani starebbero vivendo le crisi socio-economiche degli ultimi anni con cautela.
Il risparmio diventa una priorità sempre maggiore, che si accompagna indirettamente ad azioni che fanno bene all’ambiente: minore spreco alimentare, migliore utilizzo delle risorse – come energia e acqua – e maggiore attenzione al riciclo.
Proprio il riciclo, in particolare, sembra il protagonista di una nuova tendenza verso un modo di vivere più conveniente ma anche più sostenibile: a ben vedere, è proprio questo trend a dare sempre più spazio alla moda vintage o ai prodotti realizzati a partire da materiali riutilizzati.
A detta dell’EY Future Consumer Index, il 75% dei consumatori cerca di riparare le cose prima di sostituirle, il 61% utilizza borse riutilizzabili per fare la spesa, il 56% ricicla i prodotti a fine uso. Numeri che fanno ben sperare e di cui si auspica una sempre maggiore crescita.
Il riciclo è anche al centro di numerosi studi e nuove tecnologie, volti a rendere il riutilizzo dei materiali sempre più efficace.
Riciclare la plastica: novità dal mondo scientifico
La plastica è sicuramente uno dei materiali più utilizzati al mondo: basta pensare a quanta plastica buttiamo ogni giorno per rendersi conto del quantitativo enorme che viene fatto di questo materiale. Anche per questo la ricerca si concentra particolarmente su come riuscire a riciclarlo. Negli ultimi tempi, alcune tecnologie in particolare sembrano portare speranze concrete:
- Intelligenza artificiale e robotica. Come in ogni altro settore, anche per il riciclo l’AI sembra poter offrire un importante contributo. Non solo nell’ottimizzazione dei processi ma anche nell’operatività, per ciò che riguarda la separazione dei materiali nel flusso di rifiuti da riciclare. La strada è ancora lunga, ma le premesse sembrano essere incoraggianti.
- Microbiologia. Dall’Università di Kiel arriva la notizia della scoperta di un nuovo enzima capace di degradare la plastica. La ricerca condotta dagli scienziati tedeschi ha fatto fare passi in avanti nello studio dei microrganismi capaci di degradare la plastica, ponendo le basi per una maggiore efficienza nel riciclo della plastica.
- Plastica biodegradabile. Passi avanti anche per ciò che riguarda la bioplastica, materiale che a tendere dovrebbe sostituire la plastica tradizionale e consentire un minore impatto ambientale. Ultimi studi hanno portato alla realizzazione di un materiale plastico biodegradabile a partire dai fondi di caffè, ma sembra essere solo l’inizio.
Riciclo nella moda: non solo vintage
Il riutilizzo dei vestiti sta diventando quasi una moda, quella per i capi vintage appunto, ma la ricerca non si ferma neppure in questo campo. Dalla Danimarca arriva una tecnologia che permette di separare le fibre nei tessuti misti, i più comuni nel settore dell’abbigliamento.
Il nuovo metodo arriva dal Centro interdisciplinare di nanoscienze dell’Università di Aarhus, città sulla costa orientale della Danimarca. Grazie a questa tecnologia, è possibile rimuovere completamente l’elastan dal nylon permettendone così il riutilizzo per la realizzazione di altri capi.
I settori in cui il riciclo sta diventando un’esigenza sempre più pressante, insomma, sono un numero sempre maggiore: una buona notizia non solo per l’ambiente ma anche per il nostro futuro.