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Truffa energia elettrica: come riconoscerla e difendersi

Negli ultimi anni, le truffe sull’energia elettrica sono diventate sempre più frequenti e diffuse: sono milioni gli italiani…

07/03/2024

07/03/2024Negli ultimi anni, le truffe sull’energia elettrica sono diventate sempre più frequenti e diffuse: sono milioni gli italiani caduti vittime di questo genere di frodi e, di anno in anno, i numeri sono in aumento.

Le truffe sull’energia elettrica vengono messe in atto con modalità sempre più insidiose e, proprio per questo, chiunque può esserne vittima. Per riconoscerle e difenderti, però, ti sono sufficienti alcuni accorgimenti che spesso possono evitare diverse seccature: in questo articolo, vediamo proprio i tipi di truffa più comuni e alcuni consigli per non correre rischi.

Con l’avvicinarsi della fine del mercato tutelato per l’energia elettrica (il cui termine è previsto per il 1° luglio 2024), le truffe sull’energia elettrica hanno trovato terreno fertile per svilupparsi e diffondersi ulteriormente, potendo far leva su un argomento poco chiaro a molti consumatori. I fornitori energetici tradizionali, infatti, spesso lasciano i consumatori a sé stessi, rendendoli vulnerabili a questo tipo di attacchi. 

Come si verifica una truffa sull’energia elettrica?

Nella maggior parte dei casi, questo tipo di truffe avvengono telefonicamente, ma capita anche che i truffatori si presentino direttamente alla porta delle loro vittime. In altri casi, la truffa arriva via web, attraverso e-mail di phishing (ovvero e-mail fraudolente) o siti web falsi.

A prescindere dal mezzo, c’è una costante: ovvero il tentativo di estorcere alla vittima le informazioni necessarie all’attivazione fraudolenta di un contratto di fornitura di energia elettrica. Queste informazioni sono principalmente:

  • Nome e Cognome
  • Codice fiscale
  • Indirizzo di residenza o domicilio
  • Codice POD 

Proprio quest’ultimo, il codice POD, è protagonista di una delle truffe più frequenti. 

La truffa del codice POD

Il codice POD è un codice alfanumerico di 14 o 15 cifre, che identifica il tuo contatore e la tua utenza elettrica e che trovi indicato in ogni bolletta. Questo codice rimane invariato anche con il passaggio da un fornitore all’altro e, proprio per questo, è richiesto per qualsiasi operazione relativa alla tua utenza, sia essa una prima attivazione del contatore, un subentro o una voltura.

La truffa del codice POD ha proprio l’obiettivo di estorcere questo codice. Solitamente, le vittime vengono contattate telefonicamente da qualcuno che dice di chiamare a nome del loro attuale fornitore. Dopodiché, con la scusa di una verifica dei dati del cliente o con qualsiasi altra motivazione, viene chiesto di fornire il codice POD. 

Il tuo fornitore non ti chiederà mai, né telefonicamente, né per e-mail o altri mezzi, di fornire il codice POD, perché è un dato che già possiede. Comunica questo codice solo se consapevolmente vuoi fare un cambio fornitore o un’operazione relativa all’utenza elettrica, assicurandoti che il tuo interlocutore sia affidabile.

Informarsi è il primo modo per difendersi. Fallo leggendo questi articoli:
💡 Come leggere la bolletta della luce? Guida completa alla lettura
💡 Bonus Sociale Elettrico: cos’è e chi può richiederlo?

La truffa del sì

Un’altra truffa, diffusa non solo nell’ambito dell’energia elettrica, ma anche in altri settori, è quella del “sì”. Si tratta di una modalità fraudolenta con cui i call center tentano di far pronunciare un “sì” alla propria vittima, registrandolo a sua insaputa per poi utilizzarlo in un montaggio della registrazione vocale della telefonata che confermi il consenso all’attivazione di una fornitura o di un servizio. 

La truffa del “sì” risulta particolarmente insidiosa, proprio perché fa leva sulla consuetudine e sull’inconsapevolezza della vittima. Infatti, per ottenere un “sì” i truffatori fanno domande semplici come “Buongiorno, parlo con il Signor Mario Rossi?” a cui risulta naturale rispondere con un’affermazione.

In tutti i casi in cui ti arrivi una telefonata da un numero sconosciuto, il consiglio è quello di non pronunciare parole che indichino affermazione o consenso (es.: sì, certo, confermo, accetto, ecc.), in modo che non possa poi essere usata per truffarti.

Altre modalità di truffa

Quelli appena descritti non sono naturalmente i soli modi in cui avvengono le truffe sull’energia elettrica. 

Se vieni contattato telefonicamente, diffida dalle chiamate in cui ti vengono promessi grandi risparmi rispetto alla tua tariffa attuale o multe salate nel caso tu non faccia il passaggio ad altri fornitori (specie se devi passare dal mercato tutelato a quello libero). Non ti fidare nemmeno di coloro che ti promettono risparmi sulle spese per il trasporto, gestione e oneri di sistema: questi costi non dipendono dai fornitori, che non possono decidere di ridurli (né aumentarli). In generale, inoltre, non badare a tutte quelle richieste di un’azione immediata, che non ti permettono di valutare con calma ciò che stai sottoscrivendo.

Fai attenzione anche alle e-mail: spesso le truffe via posta elettronica sono ingannevoli tanto quanto quelle telefoniche. 

Fortunatamente, la maggior parte dei client di posta elettronica (Outlook, Gmail, Yahoo, ecc.) riesce a identificare le mail fraudolente e le inserisce direttamente nella sezione “Spam”. Quando ciò non accade, però, potresti ritrovare questo tipo di comunicazioni tra la tua posta in arrivo. Per non correre rischi, osserva sempre il mittente delle e-mail che ricevi e rifletti prima di cliccare su un link all’interno di e-mail sospette o insolite. 

Infine, come anticipato in precedenza, evita di dare tue informazioni a eventuali agenti commerciali che dovessero presentarsi direttamente a casa tua. Difficilmente i fornitori energetici manderanno qualcuno a venderti qualcosa, a meno che non abbiano concordato insieme a te un appuntamento.

Come difendersi dalle truffe?

Riepilogando, per difendersi ed evitare di cadere vittima di una truffa sull’energia elettrica è consigliabile:

  1. NON fornire dati sensibili come nome, cognome, codice fiscale, indirizzo o codice POD nel corso di una chiamata inaspettata o se non si è certi dell’affidabilità del proprio interlocutore;
  2. NON pronunciare parole che indichino assenso nel corso di una telefonata proveniente da un numero sconosciuto;
  3. NON cedere a eventuali promesse di risparmio o a minacce di sanzioni che richiedano azioni immediate o frettolose;
  4. NON cliccare su nessun tipo di link all’interno di e-mail sospette o insolite;
  5. NON fidarti di coloro che si presentano a casa tua come rappresentanti di un qualsiasi fornitore di energia, richiedendo informazioni e dati sensibili.

Oltre a questo, puoi segnalare il tuo numero al Registro Pubblico delle Opposizioni in modo da dichiarare la tua decisione di non essere contattato a fini commerciali. Dato che spesso ciò non basta a scongiurare il pericolo di ricevere chiamate fraudolente, diffida dei numeri sconosciuti e prova a fare una rapida ricerca sui motori di ricerca – come Google – per verificare l’attendibilità del numero.

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Come agire se si è vittime di truffa sull’energia elettrica?

Più della metà delle persone che vengono ingannate da queste truffe non denunciano né segnalano l’accaduto. Tuttavia, come abbiamo visto, le modalità sono tante e sempre più subdole: chiunque di noi potrebbe cascarci e non c’è da vergognarsene.

La buona notizia è che, nel caso in cui tu dovessi sottoscrivere inconsapevolmente un contratto di fornitura di energia elettrica in seguito a truffa, avrai la possibilità di esercitare il diritto di disconoscimento o il diritto di ripensamento, a seconda dei casi.

Se la fornitura di energia elettrica è stata attivata in assenza del tuo consenso esplicito, a causa di una truffa, puoi far valere il tuo diritto di disconoscimento, che prevede la possibilità di inviare un reclamo entro 30 o 40 giorni dalla presunta conferma alla stipula del contratto.

Diversamente, nel caso di attivazione di una fornitura in seguito a effettivo consenso (che nel caso di truffa è ottenuto con l’inganno o comunque in maniera non trasparente), hai comunque la possibilità di avvalerti del diritto di ripensamento, ossia potrai recedere dal contratto entro 14 giorni dalla firma o dalla conferma dello stesso.

In conclusione

Le truffe sull’energia elettrica sono sempre più comuni ed è facile cascarci. La maggior parte dei fornitori di energia elettrica, infatti, hanno abituato i propri consumatori a un rapporto a distanza, spesso pressoché inesistente se non nel momento dell’arrivo e del pagamento della bolletta. Proprio questa assenza permette ai truffatori di trovare largo spazio per operazioni fraudolente che spesso vanno a buon fine, a discapito degli ignari consumatori.

Per difendersi è importante ricordarsi di non diffondere i propri dati personali né le informazioni relative alla propria utenza se non quando si è certi dell’attendibilità della persona e dell’azienda con cui ci si sta interfacciando.

Ma non solo: è importante che ogni persona possa essere sempre più consapevole, in modo da non cadere vittima di queste truffe. 

Anche per questo è nata WeForGreen. Dal 2011 contribuiamo a un futuro più sostenibile, mantenendo un rapporto stretto con i nostri clienti e aiutandoli a produrre e consumare la loro energia pulita, a prezzi contenuti e senza pannelli sul tetto.

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Truffa energia elettrica: come riconoscerla e difendersi

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