WindFloat Atlantico, il parco eolico galleggiante finanziato dall’UE
Dalla Banca europea per gli investimenti, 60 milioni di euro per coprire le spese d’istallazione di tre turbine…
25/10/201825/10/2018
Windplus, consorzio di proprietà di EDP Renewables, Mitsubishi, Chiyoda, Engie e Repsol, si è aggiudicato in questi giorni 60 milioni di euro dalla Banca europea per gli investimenti (BEI) nell’ambito del programma di ricerca e innovazione Horizon 2020.
Servirà a portare in fase pre-commerciale il progetto WindFloat Atlantic, e così l’eolico galleggiante del Portogallo compie un nuovo passo in avanti.
Di cosa si tratta?
Di un parco eolico da 25 MW realizzato a 20 km dalla costa nord del Portogallo, dove le acque hanno una profondità di 85-100 metri, ma a rendere speciale questo impianto sono sia il tipo di aerogeneratore impiegato che l’installazione.
Le tre turbine eoliche di WindFloat Atlantic sono infatti state le prime ad impiegare una base flottante di tipo semi-sommergibile: le unità possono adattarsi in modo flessibile alle condizioni e alla direzione del vento e quindi massimizzare l’efficienza nella produzione di energia. Inoltre la metodologia di progettazione e fabbricazione consente l’assemblaggio a terra dell’intero sistema turbine comprese, permettendo di conseguenza importanti risparmi sui costi di implementazione.
In realtà il progetto ha più di otto anni alle spalle. Era il 2011, infatti, quando il consorzio installò il primo prototipo di eolico galleggiante a 4 km dalla costa di Aguçadoura.
Ora, per WindFloat Atlantic è arrivato il momento di passare alla fase commerciale e il sostegno finanziario europeo è fondamentale per una tecnologia in piena fase di sviluppo. Per questo motivo, ai 60 milioni della Banca, si aggiungono anche 29,9 milioni di euro dal programma NER300 dell’UE e fino a 6 milioni forniti dal governo portoghese, attraverso le entrate dell’ETS.
Da programma, la centrale dovrebbe vedere la luce nel 2019 ed essere in grado di rifornire elettricamente 60mila abitazioni.