WOW: arriva una nuova soluzione per pulire i mari
Dall’Università di Firenze arriva WOW, il prototipo di una soluzione per la pulizia dei mari dai rifiuti plastici,…
11/01/2024Dall’Università di Firenze arriva WOW, il prototipo di una soluzione per la pulizia dei mari dai rifiuti plastici, presentata questo ottobre nel corso di un evento per la sostenibilità.
11/01/2024L’inquinamento marino e i rifiuti in mare sono un problema che necessita di sempre maggiore attenzione e di soluzioni concrete, per far sì che si riesca a proteggere la biodiversità dei mari e la salute di tutto il pianeta.
Negli ultimi mesi, una proposta di soluzione arriva proprio dall’Italia. Un gruppo di ricerca italiano del dipartimento di Ingegneria industriale dell’Università di Firenze (DIEF) ha presentato il prototipo di un dispositivo per la pulizia delle acque, realizzato in collaborazione con l’azienda alimentare Arbi Dario Spa. Il dispositivo è stato chiamato WOW Solution, acronimo di Waste Out of Water. La sua presentazione è avvenuta il 27 ottobre 2023 in occasione della seconda edizione dell’evento “Dialoghi sulla Natura”.
L’evento, voluto dalla stessa famiglia Arbi e sostenuto dall’azienda Arbi Dario Spa, è stata un’occasione per parlare di sostenibilità e circolarità e promuovere l’impegno a salvaguardare il nostro patrimonio ambientale e culturale.
Il dispositivo WOW, presentato dal ricercatore Alessandro Ridolfi e dal dottorando Guido Lazzerini, ha suscitato subito grande interesse, grazie alle sue caratteristiche innovative e al grande beneficio che il suo utilizzo potrebbe apportare ai nostri mari. Lo stesso Ridolfi ha spiegato che il dispositivo “agisce in maniera simile ad alcuni skimmer installati nelle piscine: è in grado cioè di filtrare e raccogliere i rifiuti galleggianti sullo strato superficiale delle acque marine”.
La collaborazione con la Arbi Dario Spa ha permesso il miglioramento del dispositivo e del suo funzionamento, per arrivare al prototipo definitivo presentato a fine ottobre. WOW può essere installato su pontile o su banchina e, grazie alla sua pompa subacquea, aspira il materiale plastico e lo trasferisce in un contenitore posizionato sulla terraferma.
Al momento, infatti, WOW riesce a raccogliere solo i materiali plastici dispersi in mare, ma le idee per futuri sviluppi e implementazioni non mancano. L’idea di Ridolfi è quella di dotare il dispositivo di sensori “che misurino la quantità di rifiuti raccolti e verifichino se il bilancio energetico sia positivo in rapporto al lavoro di pulizia svolto”. Sul lungo termine, si punterà a rendere WOW in grado non solo di raccogliere materiali plastici, ma anche di ripulire il mare da inquinanti galleggianti come oli e idrocarburi.
La parola d’ordine di questo progetto rimane “sostenibilità”, tanto che il team Unifi coinvolto ha intenzione di dotare il dispositivo anche di un’alimentazione ibrida. Oltre alla rete si vuole affiancare anche un contributo rinnovabile con l’installazione di un sistema fotovoltaico o eolico. Nell’ottica di massimizzare il bilancio energetico si sta ragionando anche sulla possibilità di installare una microturbina a valle della pompa, in modo da recuperare energia idroelettrica dall’acqua aspirata con i rifiuti e poi riversata, pulita, in mare.
Un progetto, insomma, che potrebbe fare tanto per aiutarci a migliorare il benessere dei nostri mari, preservando la loro naturale bellezza.